Mi chiamo Sora Cesira, sono posizionata nella fascia d’età che va dai 40 ai 100 anni, altrimenti detta era della “ caldana e del preventivo per un minilifting”. Ho seguito la scuola dell’obbligo perché sono stata obbligata. Ho anche intrapreso numerose carriere universitarie con risultati che mi piace definire “non incoraggianti”. Di professione faccio la musicista, il che equivale a dire che spesso sono disoccupata. Ciò nonostante nella mia carriera ho scritto per Tv e pubblicità e ho realizzato colonne sonore di cortometraggi, documentari e lavori teatrali che, pensate, qualcuno ha anche visto.
Un giorno ho approfittato di questi momenti di “pausa” lavorativa per diventare blogger,che fa tanto chic.
Grazie ad alcuni “cybertormentoni” musicali mi sono ritrovata improvvisamente a essere la Sora Cesira.
La cosa, tanto per essere chiari, mi piace.
Non amo la popolarità e non voglio essere un personaggio, anche perché tremo al pensiero che qualcuno possa fotografarmi le
chiappe quando vado al mare o abbia l’occasione di immortalarmi mentre mi scaccolo, cosa che mi capita di fare,come tutti immagino,con discreta disinvoltura.
Inoltre sono timida, anche se non si direbbe.
Insomma, tanto per non lesinare sulla chiarezza, non voglio che mi si rompano le palle.
Amo smisuratamente i cani e spero di imbattermi un giorno in qualcuno che ne abbandona/maltratta uno, per fare l’esperienza del carcere dopo averlo corcato con la mia pesante mazzella, strumento punitivo e/o educativo di cui vado molto fiera.
I miei sogni nel cassetto erano quelli di scrivere un libro e di vincere un Oscar.
Il libro, dal titolo “ Nel bene, nel male e nel così così”, è uscito edito da Mondadori.
Sull’Oscar ci sto lavorando senza fretta, anche perché il “Red carpet” mi mette un po’ di ansia.
Ho lavorato con Sky e Palomar per “Gli sgommati”, con Piero Chiambretti per il “Chiambretti Sunday Show”, con Luisella Costamagna per “Robinson”,
Con Giovanni Minoli per “ Faccia a faccia “ e “ Mix 24 “.
Ho scritto sul “Misfatto” del “Fatto quotidiano”.
Ho anche vinto il “premio della Satira 2011” e il “Macchianera blog award”, ma come abbia fatto è tutt’ora un mistero.
Sono la testimonianza vivente del fatto che il talento e la dedizione al lavoro nulla sono senza i tempi giusti e una sana botta di culo.